“Produrre meno rifiuti possibile e investire sull’indifferenziata è la nostra priorità”
di Rossana Alessandrini
Abbiamo raggiunto il Presidente della Provincia di Rieti Mariano Calisse per una nuova chiacchierata, questa volta interamente incentrata sulle politiche di tutela ambientale e sulla valorizzazione del territorio reatino.
– Una delle sfide politiche globali e attuali è, senza ombra di dubbio, la tutela e la salvaguardia dell’ambiente. Crede sia giusto porsi un tale obiettivo in agenda e investire tempo, denaro e risorse per conseguirlo?
Certamente. Il tema ambientale deve essere sempre primario nell’agenda politica, specialmente al giorno d’oggi, dopo un momento storico, quale quello degli anni Novanta, in cui è mancato. Noi, fortunatamente, possiamo vantare Un territorio perlopiù intatto da questo punto di vista, dunque il fatto di farlo restare tale è ancora più importante. Pertanto un imperativo che tutti dobbiamo porci è quello di produrre meno rifiuti possibili e quindi investire sulla raccolta differenziata, con il fine di implementarne le percentuali. Non da ultimo poi bisogna cercare di rendere la provincia autonoma per ciò che riguarda lo smaltimento dell’indifferenziato e dell’umido. c’è a livello regionale un percorso legislativo che cambia di giorno in giorno: attualmente la regione vuole accelerare sulla creazione degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali) per una migliore gestione dei rifiuti, con un sistema analogo a quello che regola il servizio idrico, che preveda un territorio unito e coeso, governato da un’assemblea di sindaci, con un gestore unico al suo interno. La posizione della provincia di Rieti e dell’UPI Lazio è stata quella di spingere la regione a non aumentare i costi che il funzionamento degli ATO d’altra parte richiede, e per mantenere le tariffe basse si è richiesto un coinvolgimento maggiore delle province e delle strutture ATO già esistenti. Altrettanto importante ai fini della tutela dell’ambiente e funzionale alla creazione di un sistema di rifiuti efficace, è però anche il livello di civiltà, senso civico e responsabilità del singolo. Ognuno di noi dovrebbe adottare un comportamento rispettoso verso ciò che ci circonda, mentre purtroppo a volte ci si trova di fronte a situazioni piuttosto imbarazzanti, come ad esempio l’abbandono di rifiuti in strada o in aree di alto pregio dal punto di vista ecologico. Pervenire ad un’etica attitudinale adeguata a livello individuale non implica certo una deresponsabilizzazione da parte delle amministrazioni governative, che si impegneranno anche nella costruzione di impianti di trattamento dei rifiuti, laddove essi non costituiscano problemi o ostacoli significativi ad altre attività esistenti, come scuole, ospedali e nuclei abitati. La sfida è ardua e complessa, ma se ci poniamo tale obiettivo tutti insieme, avremo le carte in regola per affrontarla.
– Gli investimenti speculativi in materia di rifiuti sono ad oggi una realtà. Come si riesce a salvaguardare e preservare intatto il territorio reatino, naturalmente ricco di parchi e riserve naturali?
In tema rifiuti, tutto si muove se ci sono anche dei virtuosi percorsi economici. Credo si riesca a preservare il nostro territorio dando alle istituzioni locali la forza e la possibilità di governare anche investimenti privati, in modo tale da non dare adito a speculazioni, nel tentativo di trattare nella maniera più virtuosa ed efficiente possibile i rifiuti che il territorio provinciale reatino genera. Noi siamo una piccola provincia e tante volte i piccoli numeri ci hanno fatto perdere alcune battaglie, ma oggi ci siamo resi conto invece che essi possono essere la nostra forza: essendo una provincia piccola che sa fare la differenziata, siamo indotti a pensare che gli impianti che dovrebbero sorgere sul territorio reatino siano minimi e quindi non ci sia un impatto ambientale enorme, proprio perché parliamo appunto di quantità di produzione minime rispetto alle metropoli vicine, una su tutte Roma.
– La nostra provincia ha mostrato grande diligenza, responsabilità e senso civico nell’effettuare la raccolta differenziata. ritiene che questa misura sia stata efficace per la riduzione della quantità di rifiuti prodotti?
Assolutamente sì, ormai la totalità dei comuni ha puntato sulla differenziata, avviando sistemi di raccolta puntuale ed efficiente. Abbiamo raggiunto percentuali di eccellenza che sfiorano il 70%, ed anche l’ente provincia, attraverso l’osservatorio provinciale dei rifiuti, si è fatto portavoce di messaggi importanti in merito al cambio di alcune azioni che noi eravamo soliti compiere. Siamo stati un ente che ha investito sul tema dell’ambiente, dando luogo anche ad una interessante e cospicua serie di progetti. Ricordo ad esempio “Il Progetto Del Piattino”, che prevedeva la consegna di un piattino ai ristoranti per gli avanzi puliti del cibo. O ancora, un ulteriore progetto, realizzato in collaborazione con le scuole, volto alla premiazione di coloro che allestivano temi natalizi con materiali riciclati. In molte realtà comunali Abbiamo investito direttamente sull’acquisto di mastelli o sulla realizzazione di piccoli centri di raccolta e vogliamo continuare a portare avanti questo tipo di investimenti. prossimamente saremo in grado di partire con un progetto di cui siamo particolarmente fieri, cioè quello volto all’individuazione e all’intercettazione di quelle aree del territorio provinciale dove c’è abbandono di eternit, anche grazie alla preziosa collaborazione con i comuni, per provvedere alla pulitura e alla bonifica di questi siti inquinati.
– Ogni provincia, per legge, deve essere autonoma sotto il profilo della gestione del ciclo dei rifiuti. L’alternativa sarebbe il commissariamento, un rischio che lei è però riuscito ad evitare.
Si, bisogna continuare a lavorarci, perché sul tema degli impianti di smaltimento dei rifiuti il problema più grande è individuare dove installarli. Per ciò che riguarda il trattamento dei rifiuti indifferenziati abbiamo già un impianto che ha ricevuto tutte le autorizzazioni paesaggistiche ambientali che è Casapenta. Insieme al comune di Rieti bisogna accelerare per implementare questo impianto che già è un sito di stoccaggio momentaneo dei rifiuti indifferenziati e renderlo un sito in grado di offrire una lavorazione più puntuale dei rifiuti differenziati. Il punto cruciale è proprio trovare una località adeguata, un’area che non desti preoccupazioni o arrechi fastidi alle attività e agli abitanti, dove avviare la costruzione di un impianto che tratti la frazione organica dei rifiuti. Tengo a precisare inoltre che tutti i comuni della provincia di Rieti oggi devono rivolgersi a discariche fuori provincia, specialmente per ciò che concerne il trattamento dell’umido, fatto che causa un innalzamento dei prezzi di smaltimento che poi si riflettono sulle tariffe. Quindi se siamo tutti intelligenti e collaborativi potremo immaginare un futuro in cui i pochi rifiuti che produce la provincia di Rieti vengano lavorati nel territorio provinciale a tariffe più basse e sicuramente con un servizio molto più efficiente.
– Ritiene che la costruzione di impianti di smaltimento e valorizzazione dei rifiuti sancirebbe un nuovo futuro per i nostri territori?
Certamente, laddove ciò ovviamente non crei problemi alle persone.
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