E’ stata eseguita ieri l’autopsia sul corpo della 37 enne macedone Shedije Mamedani uccisa a colpi di mattarello dal marito, Jazhine Sabani, connazionale 42enne.
L’uomo si trova ora rinchiuso in una cella del carcere di Vazia con l’accusa di omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà. Sembra che il movente del folle gesto sia stato la gelosia del marito, come hanno supposto gli inquirenti della questura.
La coppia, di origini macedone, viveva ormai da anni a Rieti , in un abitazione al terzo piano di Via di Mezzo. I vicini descrivono l’uomo per la sua pacatezza e come un gran lavoratore. Una coppia, dicono, “tranquilla, persone ben integrate”. Ma, aggiungono, negli ultimi tempi, le liti erano sempre più frequenti e, come più spesso di quanto si pensi, il culmine è stato raggiunto con l’inesorabile morte di una donna che forse non ne poteva più. Senza alcun dubbio un delitto feroce nel quale la giovane 37enne ha subito ripetuti e violenti colpi alla testa a tal punto da renderne irriconoscibile il volto. Dopo il raptus omicida l’uomo ha chiamato un parente che, sconvolto, ha immediatamente chiamato il 118 e la polizia. Immediato l’intervento della squadra mobile che, preso atto del fatto, ha portato l’uomo in questura dove ha confessato e descritto la dinamica.
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