Tredici arresti per l’operazione “Europe Band” messa a segno dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Rieti che hanno sgominato una banda di romeni. Gli indagati, di età compresa tra i 20 ed i 35 anni erano soliti mettere a segno furti con gas esplosivo in esercizi commerciali, non solo in Italia ma anche in Francia.
Sottoposti a fermo di indiziato di delittoC.P., G.A.S., S.J., V.I., V.M., M.C., L.T., a carico dei quali sono ipotezzati i reati di associazione a delinquere finalizzata alla continua perpetrazione di furti aggravati, il porto e l’utilizzo di materiale esplodente e l’aggravante della transnazionalità del programma criminoso.
Le indagini sono state avviate dai militari a seguito dell’esplosione della cassa continua del supermercato “Md Discount” di Rieti, dal cui interno erano stati prelevati 11mila euro, avvenuta la notte del 24 dicembre scorso. Nel corso delle complesse investigazioni è emersa l’esistenza di una pericolosa associazione a delinquere di matrice romena che operava sia in Italia che in Francia.
I carabinieri del Reparto operativo hanno quindi monitorato le attività della banda anche oltre confine e hanno avviato contatti con la polizia francese tramite il servizio di cooperazione internazionale di polizia. Sulle tracce dei romeni, in occasione delle loro trasferte in Francia, si sono attivati i gendarmi dell’ Office central de lutte contre la delinquance itinerante.
Infine il 18 marzo la police nationale ha arrestato in flagranza di reato 6 componenti della banda a Metz. Dopo aver perpetrato un furto con scasso in danno della società Altadis, che gestisce depositi di tabacchi, sono stati bloccati e arrestati i rumeni S.J., G.L.I., C.L.,, e gli algerini A.S. e M.M.
S.J., scarcerato dalla magistratura francese e in attesa del giudizio, l’uomo era appena tornato in Italia, dove ad attenderlo c’erano i carabinieri che gli hanno notificato il decreto di fermo emesso dalla Procura di Rieti.
Si è scoperto, inoltre, che in seguito agli arresti della notte del 18 marzo, intenzione della banda era quella di abbandonare il territorio italiano, di tornare in Romania, di far calmare le acque per poi portare a segno dei colpi in Spagna ed in Danimarca.
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