RIETI – La Npc si aggiudica il match di esordio in campionato contro Pistoia, confermatosi avversario ostico e competitivo come da pronostico. La partita – la prima di un torneo che sarà in ogni caso ricordato come “quello del covid” – viene disputata in un ambiente freddo e asettico, senza quel pubblico che, da sempre, è parte essenziale dello sport dei giganti. L’evento sportivo ne risulta grandemente compromesso. La contesa è priva di una componente irrinunciabile e le squadre, particolarmente quella di casa, paiono monche, spente, prive di quel propellente speciale idoneo ad accendere l’agone, di una spinta irrinunciabile verso il traguardo della vittoria. Contendersi il successo nel glorioso PalaSojourner che, allo stato dei fatti e per l’impatto ambientale, è niente più che una “banale” palestra, non è impresa facile. Gli atleti, avvezzi a cimentarsi tra le urla ed i cori dei propri tifosi, sono chiamati a trovare e ricercare altrove le motivazioni psicologiche e nervose idonee a competere. Alla luce di queste premesse la vittoria della Npc, giunta dopo la disputa di una gara oggettivamente non bella, deve essere salutata con grande soddisfazione. Pistoia paga ancora una volta dazio al virus, come già era accaduto in supercoppa, presentandosi al PalaSojourner priva di due elementi portanti del suo starting five: il play Saccaggi e l’esterno Marks. Come sovente accade in tali frangenti, i rimanenti effettivi a disposizione del coach Carrea si dannano l’anima nel tentativo di compensare le gravissime assenze. E Pistoia va! Carrea, in ragione delle ridotte rotazioni, è quasi obbligato a proporre una difesa schierata che caratterizzerà quasi per l’intera durata del match l’assetto cautelativo degli ospiti. Rieti trova il primo vantaggio sul 2-0 grazie a Pepper, poi allunga 12-7. Si spegne la luce. Pistoia è artefice di un breack importante con Sims e Wheatle e chiude bene avanti il quarto (15-21). Ora saranno i toscani a dominare a lungo la scena. La Giorgio Tesi Group impone i propri ritmi e, con un Sims in vena, pare appropriarsi delle redini della contesa. Pistoia controlla l’inerzia del match senza mai dare l’idea, però, di poterlo suggellare. Rieti è lì che insegue ed arranca, magari con affanno, ma è brava a rimanere nel match. La difesa a zona voluta da Carrea crea davvero grossi patemi all’attacco amarantoceleste. Le percentuali dall’arco non sono dignitose. La Npc, dopo il buon abbrivio di Pepper e qualche positiva giocata di Taylor, non trova più un terminale offensivo credibile. La prova di De Laurentiis è lontana da quella, stellare, esibita in supercoppa a Pistoia. Stefanelli e Tommasini litigano con il ferro e, con queste premesse, l’inerzia della gara non può che restare nelle mani di Pistoia che chiude al riposo lungo sul 35-38. La Npc torna sul parquet con altro piglio. Cresce l’intensità difensiva degli amarantoceleste ed anche Sims, ora, sembra pagare dazio perché l’ex Npc smarrisce la propria lucidità al tiro. La rincorsa di Rieti viene premiata allorché, sul 56-54, gli amarantoceleste tornano finalmente a mettere il naso avanti ai rivali. Ma dura poco in quanto un altro ex, Della Rosa, decide di ergersi a protagonista della partita. Le sue bombe (alla fine saranno 3 su 4 tentativi dall’arco per lui) e, più in particolare, una di Poletti, consentono ancora a Pistoia di seguitate a cullare il sogno di un esordio vincente al PalaSojourner (61-65). Rieti, che era rientrata nel vivo della competizione soprattutto in virtù di una ritrovata verve offensiva da parte di Stefanelli e Tommasini, sembra ricercare tra i propri effettivi l’uomo giusto per togliere le castagne dal fuoco. Taylor, la cui performance non è esente da pecche ed errori, prova, ma non riesce. Il coach Ale Rossi si affida ancora a Stefanelli ed a Pepper che non deludono le aspettative. Il bomber di Philadelphia esce dallo stato di torpore che sembrava accompagnarlo ormai da troppo tempo e, come d’abitudine, si accende, piazzando alcuni canestri in serie che rimettono la Npc perfettamente in carreggiata. Non ultimo un cesto da tre, l’unico della sua partita, però essenziale per brindare al primo successo in campionato. Una percussione di Stefanelli e due suoi personali sono parimenti decisivi. Taylor cattura un paio di importanti rimbalzi, subisce il fallo, ma poi sbaglia sul finire i liberi della staffa. Pistoia, sotto di 2 (69-67) ha l’opportunità di cogliere il pareggio se non, addirittura, realizzare la bomba della vittoria. Ma i toscani, giunti ormai stanchissimi alle battute conclusive del match, cincischiano e non tesaurizzano. Pepper subisce fallo e, dalla lunetta, non si lascia pregare, realizzando i personali (finale 71-67) che garantiscono alla Npc i primi due punti in classifica. (Valerio Pasquetti)
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