LA SABINA: TERRA DA SCOPRIRE, RICCA DI STORIA CULTURA E MUSEI

Apr 5, 2019 | Cultura e Spettacolo | 0 commenti

Non solo l’ottimo olio extravergine e la gustosa gastronomia che lo accompagna rendono attraente la Sabina dai tanti borghi medioevali, ma anche l’archeologia con le testimonianze tornate alla luce delle antichissime città sabine di Cures e di Eretum, quali il famoso Carro del re o principe, conosciuto in tutto il mondo, lo splendido Cippo con iscrizione in sabino arcaico del VI secolo a.C., rinvenuto nel marzo del 1982 nel torrente Farfa, e ancora il trono di terracotta rosata tornato alla luce nel 2006 ad Eretum.

 

L’antica e importantissima Cures, situata nei pressi dell’odierna Fara in Sabina (RI), che i romani consideravano la capitale dell’intera sabina, diede i natali ai re Numa Pompilio e Anco Marzio. Cures, abitata sin dal IX secolo a.C., era certamente un punto di riferimento per tutto il popolo degli antichi Sabini.

 

Eretum era invece situata su un colle che guardava il Tevere nei pressi dell’attuale Monterotondo (Roma). Era una città più piccola, ma molto importante sul piano militare perché posta sul confine del territorio dei Romani, rappresentava un baluardo contro il loro espansionismo.

 

Forse pochi sanno che la Sabina è anche una terra di cultura e di musei, che ha dedicato, per esempio, un museo alla sua maggiore ricchezza, l’olio, e ha saputo conservare con cura e valorizzare  testimonianze archeologiche preromane di importanza mondiale esposte nel Museo Archeologico di Fara in Sabina, che proprio in questi giorni si rinnova e si ripresenta ai visitatori con una nuova sala dedicata alla roccaforte sabina di Eretum.

 

Il Museo Archeologico di Fara in Sabina è ospitato nel Palazzo Brancaleoni, situato a soli 50 km a nord di Roma, in provincia di Rieti. Si tratta di un edificio del XV secolo appartenuto alla nobile famiglia Brancaleoni, che nasce dall’accorpamento di alcune strutture medievali.

 

Proprio a Cures ed Eretum è dedicato il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina che raccoglie i reperti rinvenuti durante gli scavi archeologici effettuati a partire dagli anni ’70. Scavi che hanno interessato nel caso di Cures l’abitato e nel caso di Eretum una necropoli, consentendo così di ricostruire aspetti importanti della vita e della cultura dei Sabini, dominatori di questo territorio a nord del Lazio dalla seconda metà dell’VIII secolo a.C. fino alla conquista romana avvenuta nel III secolo a.C., ovvero circa cinquecento anni dopo.

 

Terminata la visita al Museo Archeologico, è possibile emozionasi nel Museo del Silenzio, ospitato nel Convento delle suore Clarisse. Poi, scendendo per pochi chilometri, si arriva all’Abbazia di Farfa che ospita il Museo medioevale. Infine, a 4 km nel borgo di Castelnuovo di Farfa, il Museo dell’Olio della Sabina che permette un’esperienza sensoriale indimenticabile, con i resti della chiesa medioevale di S. Donato.

 

Un percorso emozionante tra gli olivi, forse ancora poco noto, che varrebbe la pena di scoprire questa primavera. Nei borghi della Sabina, noti anche all’estero per la bontà dell’olio, l’ospitalità è offerta con sapienza da ristoranti, agriturismi, maneggi e B&B. Nei paesi la storia, l’arte e la cultura vanno a braccetto con il gustoso e antichissimo olio extravergine, ottenuto da dieci varietà di olivi.

 

Nessun ospite potrà resistere al profumo delle bruschette con l’olio della Sabina e alle fettuccine impastate a mano dalle signore dei paesi. La Sabina ha molto da offrire alle famiglie e a tutte le persone in cerca di tranquillità, di tradizioni, storia, natura e cibo gustoso e genuino.

 

di: Giuseppe Manzo

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Captcha in caricamento...

Close Popup

Utilizziamo solo i nostri cookie e quelli di terze parti per migliorare la qualità della navigazione, per offrire contenuti personalizzati, per elaborare statistiche, per fornirti pubblicità in linea con le tue preferenze e agevolare la tua esperienza sui social network. Cliccando su accetta, consenti l'utilizzo di questi cookie.

Close Popup
Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.


IDE
Utilizzato da Google DoubleClick per registrare e produrre resoconti sulle azioni dell'utente sul sito dopo aver visualizzato o cliccato una delle pubblicità dell'inserzionista al fine di misurare l'efficacia di una pubblicità e presentare pubblicità mirata all'utente. Tipo: HTTP Cookie / Scadenza: 1 anno
  • Google

test_cookie
Utilizzato per verificare se il browser dell'utente supporta i cookie. Tipo: HTTP Cookie / Scadenza: 1 giorno
  • Google

VISITOR_INFO1_LIVE
Prova a stimare la velocità della connessione dell'utente su pagine con video YouTube integrati. Tipo: HTTP Cookie / Scadenza: 179 giorni
  • YouTube

YSC
Registra un ID univoco per statistiche legate a quali video YouTube sono stati visualizzati dall'utente. Tipo: HTTP Cookie / Scadenza: Sessione
  • YouTube

yt-remote-cast-installed
Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Tipo: HTML Local Storage / Scadenza: Sessione
  • YouTube

yt-remote-connected-devices
Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Tipo: HTML Local Storage / Scadenza: Persistente
  • YouTube

yt-remote-device-id
Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Tipo: HTML Local Storage / Scadenza: Persistente
  • YouTube

yt-remote-fast-check-period
Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Tipo: HTML Local Storage / Scadenza: Sessione
  • YouTube

yt-remote-session-app
Memorizza le preferenze del lettore video dell'utente usando il video YouTube incorporato Tipo: HTML Local Storage / Scadenza: Sessione
  • YouTube

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi
Open Privacy settings