Assistiamo da giorni ai proclami del centrosinistra sul presunto azzeramento del debito con Asm ma la realtà dei numeri rivela ben altra situazione.
LA SITUAZIONE DEL GIUGNO 2012
Il 30 giugno 2012 – quando l’amministrazione Petrangeli si era appena insediata – il debito del Comune nei confronti di Asm Rieti Spa ammontava a 21milioni e 5 mila euro. Tale debito era in maggior misura di cassa e cioè, pur avendo copertura nel bilancio dell’Ente comunale, non era stato saldato in quanto non riscossi i relativi importi dai cittadini per tassa Igiene Urbana e dalla Regione Lazio per trasferimenti inerenti il Trasporto Pubblico Locale.
Tale debito, secondo quanto riportato in accordo transattivo prospettato tra Comune ed ASM, alla data attuale e con riferimento alle poste pregresse fino al 31.12.2013 si è mantenuto a 21milioni e 62 mila euro. Di questi, 5,2 milioni circa sono interessi di mora così ripartiti:
• 2,5 milioni al 30 giugno 2012
• 867 mila euro maturati tra il primo luglio ed il 30 dicembre 2012
• 1,887 milioni dell’esercizio 2013
IL BILANCIO DELL’AZIENDA AL 31/12/2013
Leggiamo allora il bilancio consuntivo 2013 approvato da Asm. In esso, il valore del credito vantato verso il Comune è di 25 milioni 562mila euro. In realtà, sempre secondo il bilancio Asm, il debito del Comune sarebbe ancora maggiore, pari a 29,5 milioni ma ad esso vengono sottratti 3,9 milioni del fondo svalutazione rischi per crediti inesigibili dall’Azienda.
LE DICHIARAZIONI DEL DIRETTORE GENERALE
Il 9 gennaio 2014, con una nota inviata alla Commissione bilancio, è l’ex direttore di Asm a certificare che a fine 2013 il debito del Comune era salito a 27,6milioni, oltre agli interessi di mora che, come abbiamo già visto, ammontano a 1,887 milioni. In sostanza, più atti certificano che questo debito è aumentato.
LE SCELTE DI ASM
Leggendo sempre la proposta transattiva in via di perfezionamento tra il Comune di Rieti ed Asm (sempre relativa alle posizioni debitorie al 31.12.2013), si scopre che l’Azienda rinuncia al pagamento per circa 3,4 milioni di interessi di mora (sui 5 dovuti dal Comune) e a poco più di 1 milione inerente al ricalcolo del costo di raccolta e conferimento. Per semplificare, Asm rinuncia a 4,5 milioni, ‘scontando’ il debito al Comune a 16,5 milioni circa rispetto al maggior credito vantato..
IL COMUNE COSA FA?
Assume il pagamento delle quote dovute da Asm all’azienda Factorit per 3,16 milioni e prende un prestito da 13 milioni da Cassa Depositi e Prestiti. Di questi:
• 2,5 sono stati già versati dall’Ente all’Azienda
• 2,3 sono stati pagati direttamente alla Banca di Credito Cooperativo, assumendo sul Comune il debito che Asm aveva con l’Istituto Bancario.
• 7,5 milioni sono ancora in attesa di essere trasferiti ad Asm
LA POSSIBILITA’ OFFERTA DAL LEGISLATORE
Per la prima volta, grazie al decreto legge 66/2014, è stato possibile attingere a prestiti CDP per estinguere debiti dei Comuni nei confronti delle proprie società partecipate. Il Comune di Rieti opportunamente sfrutta questa facoltà e riceve da Cassa Depositi e Prestiti circa 13 ml. di euro. Ma ad oggi circa 7,5 ml.devono ancora essere trasferiti ad Asm. Risultato? Paghiamo contemporaneamente gli interessi sia a Cdp, sia ad Asm.
IL 2014 E LE ‘DOTI’ DEL MANAGEMENT ASM
Tutto ciò non considera minimamente gli oltre 7 milioni dovuti dal Comune di Rieti per i servizi svolti e fatturati da Asm nel 2014. In sintesi se volessimo considerare ad oggi il debito verso ASM, al netto del prestito ricevuto da Cassa Depositi e Prestiti, rileveremmo che lo stesso è passato dai 21 ml. del 30 giugno 2012 ad oltre 28 milioni di insoluto. Nel frattempo, nel 2013, per la prima volta nella sua storia, Asm chiude il bilancio con una perdita di esercizio di oltre 1,1 milioni e il 5 agosto 2014 i Revisori dei Conti bocciano addirittura la proposta di bilancio predisposto dai vertici Asm, quelli tanto celebrati dal Sindaco.
CONCLUSIONI
Qualcuno nel centrosinistra parla di miracolo: se intendono la capacità di far crescere un debito e dichiarare di averlo estinto allora siamo d’accordo. Hanno compiuto il miracolo! Il dovuto dal Comune, infatti, dai 21 milioni iniziali è lievitato nel 2013 e nel 2014 e questo nonostante l‘aiuto’ di svalutazioni e rinunce di pagamento decise da Asm. L’Azienda ha oggi più liquidità, e ne siamo contenti, ma non possiamo certamente partecipare allo sbandierato orgoglio della maggioranza per un’operazione di traslazione del debito, prima da pagarsi nei confronti di ASM ed oggi di Cassa Depositi e Prestiti e con cresciuta esposizione nel suo complesso. Forse allora servono altri miracoli ed un pò più di oggettività.
I consiglieri comunali Antonio Perelli, Luigi Gerbino, Carmine Rinaldi, Lidia Nobili, Andrea Sebastiani, Sonia Cascioli, David Festuccia e Silvio Gherard
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